Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo, ma la faccenda del ponte ha avuto la meglio sulla mia routine settimanale.
Questa settimana niente pagelle, perchè l’inizio e la fine della stagione meritano un discorso a parte.
No non sono rincoglionita, so che manca ancora l’ultima di campionato, ma in verità vi dico che nonostante le partite da calendario inizino a metà ottobre e finiscano a inizio maggio per tutti, ogni squadra ha un personale momento di fine stagione: c’è chi agguanta la tanto agognata promozione a qualche giornata dalla fine, chi viene condannato alla retrocessione dalla matematica, chi si salva al fotofinish e chi deve giocare un altro mese per la promozione o per la salvezza (sì, in serie D femminile c’è un girone dell’inferno meglio noto col nome di play-out); se non altro a sto giro tutti questi fantastici prolungamenti di campionato non interferiscono con IL torneo dell’anno, a parte per i ragazzi della C, ma a quel punto diventa una questione di priorità.
Quest’anno il nostro fantastico campionato regionale ci ha regalato squadre che hanno fatto il bottino pieno (coppa emilia e promozione) impegnandosi al massimo o giocando con la parrucca (ma questa è un’altra storia), squadre che hanno galleggiato a metà classifica facendo colpacci più o meno meritati, e le cosiddette squadre materasso che spesso e volentieri ti danno una boccata d’ossigeno nei momenti difficili.
E poi ci siamo noi…ecco noi con buone probabilità finiremo per un punto fuori dai playoff, che per carità, ha i suoi lati positivi perchè in palestra comincia a fare caldo, sei stanca perchè hai giocato tutta una stagione, perchè hai bisogno di una pausa dalle tue compagne e dagli allenatori e vuoi tornare a vedere più spesso i tuoi cari che il custode della palestra, e tutte quelle cose lì…però dai, un punto!! E’ inutile fare finta che nessuno stia rosicando, non è mica un reato o una dimostrazione di debolezza ammettere di esserci rimasti male! Quindi squadre di tutto il mondo che siete finite subito fuori dai playoff, siamo solidali, nella speranza e nella convinzione che l’anno prossimo andrà meglio.
Ora ho deciso che ci sarà un piccolo momento introspettivo, quindi i più contrari al prendere lo sport seriamente o quelli con la glicemia già alta possono fare click sulla X in alto a destra (o sinistra in caso di Mac).
La fine della stagione è un momento strano, perchè ad un certo punto ti arriva il programma della trentasettesima e ultima settimana, con un elenco puntato il cui ultimo punto recita “the end”, e realizzi che per quanto tu abbia sbuffato come un geyser perchè quella sera eri distrutta e avresti preso delle martellate sui denti piuttosto che andare ad allenamento, o perchè sabato alle 21 avevi una cena e invece ti tocca andare in trasferta nel paesino più sperduto della regione, ora ti senti vuota.
La fine della stagione è il momento dei grazie non detti, perchè per tutto l’anno sei stata troppo impegnata a lavorare per limare le imperfezioni, per capire come vincere quella partita, per creare o mantenere gli equilibri, per sopperire alle mancanze e superare le difficoltà che arrivano dopo un infortunio o una partita sbagliata; e arrivi alla fine che ti accorgi di esserti dimenticata di ringraziare. Ti sei dimenticata di dire grazie alle tue compagne per averti accolta e per averti sopportata nelle giornate in cui sembrava ti avessero montato due braccia sinistre (o destre nel mio caso, che è molto peggio) ma anche nelle giornate in cui ti veniva tutto e allora “guarda che cioccolatino che ti ho dato” “oh scusa se ti metto la palla in testa” “questa la prendo con la paglia” “Cardullo chi?!” ecc.; di dire grazie agli allenatori, perchè avere a che fare con 12 esseri che una volta al mese si trsformano in draghi sputafuoco è più difficile di quello che sembra e perchè agli allenatori grazie non lo dici mai, a prescindere; di dire grazie alla società, che fa tutte quelle cose che diamo sempre per scontate, e di dire grazie ai genitori, agli amici e ai fidanzati, che con pazienza accettano sempre di vederti quando non giochi o non hai allenamento.
La fine della stagione, vuoi o non vuoi, ti costringe a ripercorrere tutti i momenti trascorsi e a fare un bilancio dell’anno: hai raggiunto gli obiettivi personali che ti eri prefissata? Tu e la tua squadra siete arrivati dove vi eravate detti di voler arrivare? Hai bullizzato abbastanza le più piccole? Ma soprattutto, hai prenotato Bibione?!
Quando finirà la trentasettesima settimana tireremo un sospiro di sollievo perchè gli allenamenti lasceranno spazio al volley mercato, ai tornei, agli spritz bevuti durante tornei, agli spritz bevuti alle feste dei tornei e via discorrendo, ma subito dopo una sola domanda si farà strada nelle nostre teste, quella domanda che scaturisce dal fatto che ci lamentiamo sempre un sacco ma che infondo ferme non ci sappiamo stare..”e l’anno prossimo?”
Ho finito la mia filippica di fine stagione, detto questo ci vediamo venerdì al fortino alle 21 per l’ultima di campionato, e poi sì, lunedì ve le faccio le pagelle!
Pilla
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